 Il duomo di Santa Sofia, che oggi ci appare in tutta la sua maestosità, con l'ampia navata centrale e le due navate laterali, ricca di opere d'arte, pitture e sculture, un meraviglioso e altissimo (92.5m) campanile svettante sul panorama lendinarese, ha preso forma tra la seconda metà del '700 e la prima metà dell' '800, con una appendice nel '900 per il completamento della facciata.
Il duomo di Santa Sofia, che oggi ci appare in tutta la sua maestosità, con l'ampia navata centrale e le due navate laterali, ricca di opere d'arte, pitture e sculture, un meraviglioso e altissimo (92.5m) campanile svettante sul panorama lendinarese, ha preso forma tra la seconda metà del '700 e la prima metà dell' '800, con una appendice nel '900 per il completamento della facciata.
La sua storia è iniziata molti secoli fa, poi nel corso del tempo ha conosciuto momenti belli e momenti bui, secondo un'altalena comune anche alle altre chiese lendinaresi. È nata nel lontano 1070 circa, come oratorio della famiglia Cattaneo, costruito da Alberico, pronipote di Uberto. Nei due secoli successivi l'oratorio fu ampliato e trasformato in chiesa dedicata a Santa Sofia, forse in onore di Sofia Lendinara, prestigioso membro di casa Cattaneo. La chiesa divenne ben presto il più importante centro religioso del territorio: da essa dipendevano le chiese di San Biagio, Villanova del Ghebbo, Costiola, Villa Longale (Bornio) e Ramodipalo. 
Fu eretta in parrocchia nel
 Il progetto della facciata della Chiesa di Santa Sofia predisposto da Don Francesco Antonio Baccari prevedeva due campanili ai due lati della facciata stessa. Ma l'arciprete Scipioni, evidentemente non soddisfatto, incaricò lo stesso architetto di elaborare un progetto per un nuovo campanile.
Il progetto della facciata della Chiesa di Santa Sofia predisposto da Don Francesco Antonio Baccari prevedeva due campanili ai due lati della facciata stessa. Ma l'arciprete Scipioni, evidentemente non soddisfatto, incaricò lo stesso architetto di elaborare un progetto per un nuovo campanile.