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Il duomo di Santa Sofia, che oggi ci appare in tutta la sua maestosità, con l'ampia navata centrale e le due navate laterali, ricca di opere d'arte, pitture e sculture, un meraviglioso e altissimo (92.5m) campanile svettante sul panorama lendinarese, ha preso forma tra la seconda metà del '700 e la prima metà dell' '800, con una appendice nel '900 per il completamento della facciata.
La sua storia è iniziata molti secoli fa, poi nel corso del tempo ha conosciuto momenti belli e momenti bui, secondo un'altalena comune anche alle altre chiese lendinaresi. È nata nel lontano 1070 circa, come oratorio della famiglia Cattaneo, costruito da Alberico, pronipote di Uberto. Nei due secoli successivi l'oratorio fu ampliato e trasformato in chiesa dedicata a Santa Sofia, forse in onore di Sofia Lendinara, prestigioso membro di casa Cattaneo. La chiesa divenne ben presto il più importante centro religioso del territorio: da essa dipendevano le chiese di San Biagio, Villanova del Ghebbo, Costiola, Villa Longale (Bornio) e Ramodipalo.
Fu eretta in parrocchia nel
1288, con Adelardino come primo arciprete; in quell'anno risulta sede di un capitolo di Canonici che rimarrà fino a metà del 1400. Agli inizi del 1300 Santa Sofia fu anche temporaneamente sede vescovile per decisione del vescovo Bonazonta (o Bonagiunta), che comprò terreni e casa a sud della chiesa.