8 - Altare della B.V. del Rosario

Sul secondo altare a sinistra, in marmo giallo di Torri con colonne di africano, è collocata la Vergine del Rosario con Bambino in gloria e i Santi Domenico e Caterina da Siena, contornata dai Quindici Misteri del Rosario. L'opera è proveniente dalla Chiesetta soppressa di Santa Maria delle Grazie, ed è attribuita al pittore lendinarese Giambattista Albrizzi (Lendinara 1528 - ?)
La pala, commissionata all’artista nel 1633 dalla Confraternita dei Battuti della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e donata da Francesco Baccari nel 1816 al Duomo di Santa Sofia, raffigura l’apparizione a San Domenico della Madonna con il Rosario al tempo della crociata contro gli eretici Albigesi agli inizi del 1200.
Da quel momento il Rosario è considerato un’arma contro l’eresia e simbolo del trionfo della cristianità, riproposto anche in occasione della vittoria di Lepanto (Grecia) della Lega Santa (Repubblica di Venezia e Spagna) sull’Impero Ottomano.
La Madonna del Rosario fu oggetto di particolare devozione nei secoli XVI e XVII periodo in cui i movimenti eretici erano molto diffusi.
L’opera del lendinarese risente particolarmente degli influssi della pittura veneta ed emiliana tardo cinquecentesca.

LibroFebbraio

Vergine del Rosario con il Bambino
in gloria e i Santi Domenico
e Caterina da Siena

On the second altar on the left, in yellow Torri marble with African columns, there is the Virgin of the Rosary with the Child in glory and Saints Dominic and Catherine of Siena, surrounded by the Fifteen Mysteries of the Rosary. The work comes from the suppressed church of Santa Maria delle Grazie, and is attributed to the Lendinara painter Giambattista Albrizzi (Lendinara 1528 - ?)
The altarpiece, commissioned to the artist in 1633 by the Confraternita dei Battuti of the Church of Santa Maria delle Grazie and donated by Francesco Baccari in 1816 to the Cathedral of Santa Sofia, depicts the apparition of the Madonna with the Rosary to San Domenico at the time of the crusade against the Albigensian heretics in the early 1200s.
From that moment on, the Rosary was considered a weapon against heresy and a symbol of the triumph of Christianity, also re-proposed on the occasion of the victory of the Holy League (Republic of Venice and Spain) over the Ottoman Empire in Lepanto (Greece).
Our Lady of the Rosary was the object of particular devotion in the 16th and 17th centuries, a period in which heretical movements were widespread.
The work of the Lendinara native is particularly influenced by late sixteenth-century Venetian and Emilian painting.