Duomo di Santa Sofia - Santa Sofia oggi

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Santa Sofia Interno

L'interno della chiesa è a tre navate, delimitate da doppie colonne striate, con capitello corinzio, ed è dotato di nove altari.             

07Il primo altare a sinistra è dedicato a Sant'Antonio; qui è conservata la pala San Francesco tra due angeli, di Achille Casanova; nel secondo altare a sinistra, dedicato alla Beata Vergine del Rosario, si trova la tela con la Vergine del Rosario con il Bambino in gloria e i Santi Domenico e Caterina da Siena, contornata dai Quindici misteri del Rosario, opera del pittore lendinarese Giovanbattista Albrizzi;

il terzo altare a sinistra è dedicato a Santa Rita da Cascia; il ritratto della santa è opera di Antonio Maria Nardi realizzato nel 1938;

nel quarto altare a sinistra, dedicato al Santissimo Sacramento, è conservata la pala con il Sacro Cuore di Gesù, dipinta da Biagio Biagetti nel 1929;

L'altare Maggiore, come già detto, è dedicato a Santa Sofia ed è ornato con il Martirio delle figlie di Santa Sofia di Carlo Alvise Fabris.

Nel primo altare a destra, dedicato alla Beata Vergine della Salute è conservata la pala centinata Madonna con ilSanta Sofia 1 dx piccolo Bambino, gli angeli con gli strumenti della Passione e le anime del Purgatorio, opera di Antonio Zanchi;

il secondo altare a destra è dedicato allo Spirito Santo; su questo altare è posta la tela con la Discesa dello Spirito Santo, opera di Domenico Maggiotto, un altro dei beni provenienti dalla chiesa di san Francesco, così come l'altare in marmo di Carrara;

nel terzo altare a destra, dedicato a San Pietro Apostolo, viene conservata la pala con i Santi apostoli Pietro e Giacomo o allegoria del Papato, anche questa opera di Antonio Zanchi;              

il quarto altare a destra è dedicato alla Madonna.

Oltre alle pale che ornano gli altari, il duomo di Santa Sofia è ricco di pitture e affreschi, tra le quali eccellono quelle conservate in una piccola stanza tra il terzo e il quarto altare a sinistra, dove si possono vedere tre opere preziose e due lapidi funerarie. Qui è conservata la tavola Madonna con il Bambino e angelo che suona il liuto, firmata da Domenico Mancini, proveniente dal convento di san Francesco. Di Francesco Bissolo, pittore di scuola belliniana, è invece la tela "Madonna con il Bambino in trono tra San Lorenzo Martire e Sant'Antonio da Padova", conservata nello stesso ambiente. La terza tela conservata in quella stanza è "Eccehomo", tela in stile caravaggesco, copia di un dipinto di Domenico Fetti.

Stupendi sono anche gli affreschi del catino della crociera e dell'abside dipinti dall'Anselmi, restaurati nel 2005; dopo il restauro è stato deciso di rimuovere il baldacchino per consentire al pubblico di meglio ammirare le opere.

30 a31 aIn sacrestia si trova la lunetta con il Padre Eterno, anche questa opera proveniente da San Francesco, così come le due tele raffiguranti San Lazzaro e San Francesco in meditazione, entrambi dipinti da Piero Muttoni detto Pietro della Vecchia. Del suo seguace Bartolomeo Litterini è la pala con Scene della vita di San Costanzo. Nel 1875 l'arciprete Fernando Cappellini incaricò il pittore Carlo Matscheg di completare le decorazioni della chiesa, che vennero poi sostituite nel 1938 da Tito Poloni su disegni di Achille Casanova, rappresentanti Le vicende terrene del Verbo incarnato, le Gesta di Maria, dei Santi, e I Fasti della chiesa. Polloni provvide anche al primo restauro della cupola dell'Anselmi.

Molte sono anche le sculture presenti nel duomo lendinarese. Appena entrati ci accoglie il San Giovanni Battista dell'acquasantiera, opera decisamente di pregio, anche questa proveniente dal convento di san Francesco. E subito sulla destra sta una statua lignea di Padre Pio, di recente acquisizione (2000), dono di un fedele, opera di uno scultore gardenese.

Le venti statue in pietra di Custoza che stanno nelle navate laterali sono opera di Jacopo Pietro Muttoni, altre due in terracotta non sono attribuibili. Raffigurano partendo da sinistra: San Paolo Apostolo, San Pacifico, l'Angelo Custode, San Gaetano da Thiene, San Lorenzo, Aronne, Elia, San Giovanni Evangelista, San Giuseppe, San Giovanni Battista, Santo Stefano; a destra si trovano: l'Addolorata, San Carlo, Sant'Emilio, San Domenico, Mosè, Davide, San Giovanni Nepomuceno, Santa Maria Maddalena, San Filippo Neri, San Francesco d'Assisi, San Pietro Apostolo.

In sacrestia si trova una statua lignea raffigurante San Vincenzo Ferreri, opera di Angeli, discepolo del Piazzetta. Di particolare valore sono i due splendidi crocifissi lignei opera del lendinarese Giovanni Ponzilacqua. Dello stesso autore è il baldacchino volante e i grandi angeli che si trovano nelle nicchie dell'abside.