Duomo di Santa Sofia - Madonna con il Bambino

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Il primo altare a destra è dedicato alla Beata Vergine del Carmine, e su di esso si trova la tela Madonna con Bambino e le anime del purgatorio, opera attribuita in un primo momento a Matteo dei Pitocchi, e ad Antonio Zanchi dal Brandolese in poi. Fu commissionata ad Antonio Zanchi dalla Confraternita della Morte, proprietaria della cappella, sul cui altare si possono vedere i relativi simboli: croce, lance, dadi, tenaglie, martello. 

Sempre di Antonio Zanchi è la pala con i Santi Apostoli Pietro e Giacomo o Allegoria del papato, che si può vedere sul terzo altare a destra. Un'opera dello Zanchi si trova anche nella chiesa di San Biagio, nel quarto altare a destra.

Antonio Zanchi nacque ad Este nel 1631 e morì a Venezia nel 1722. Fu allievo di Matteo Ponzoni e successivamente si indirizzò verso il filone dei "tenebrosi", di cui divenne uno dei principali esponenti, sulla scia di Luca Giordano e Giovan Battista Langetti. Col tempo attenuerà la sua attività come "tenebroso", attingendo a tonalità coloristiche più morbide, per cui la produzione lendinarese è databile attorno al 1690.

Il primo altare a destra è interessante anche per la bellezza dei vari marmi con cui è lavorato. In particolare risaltano gli intarsi marmorei sul prospetto della mensa, tre ovali collocati a metà altezza dell'altare. Nell'ovale a destra è rappresentata Santa Lucia, in quello centrale alcuni religiosi in preghiera, in quello a sinistra Santa Apollonia.

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(Testi curati da Ennio Bellucco)